Cracco In Galleria * - Milano

04.06.2025

Nella cornice scenografica della Galleria Vittorio Emanuele II, il ristorante Cracco (1 Stella Michelin) incarna l'eleganza milanese con un tocco di visione contemporanea. L'insegna di Carlo Cracco, oggi più che mai, è un simbolo della cucina d'autore italiana, capace di fondere classicismo e innovazione con mano sicura. Gli spazi, distribuiti su più livelli, uniscono l'impronta monumentale dell'edificio storico a un design sofisticato e senza tempo. In tavola, la tradizione lombarda e italiana viene riletta con tecnica raffinata, accostamenti audaci e una precisione che non lascia nulla al caso. Il servizio, misurato e impeccabile, accompagna un'esperienza di alto profilo, completata da una carta dei vini ampia e profonda, dove l'Italia dialoga con il mondo.  

Bellavista Vittorio Moretti 2016 

Tagliolino verde, lattuga di mare, ostrica, caviale


Vino: Bellavista Vittorio Moretti 2016

Rappresenta l'espressione più alta della filosofia produttiva della cantina franciacortina. Nato da una selezione di uve Chardonnay e Pinot Nero provenienti dai vigneti storici della maison, viene affinato per almeno sette anni sui lieviti, sviluppando complessità e finezza. Alla vista si presenta con un colore dorato luminoso e un perlage sottilissimo. Al naso si distinguono sentori di agrumi canditi, frutta secca, zafferano e pietra focaia. Al palato è profondo e strutturato, con una bollicina cremosa che accompagna una lunga scia sapida e minerale. 

Piatto: Tagliolino verde, lattuga di mare, ostrica, caviale

Il tagliolino verde alla lattuga di mare con ostrica, caviale e pinoli è una creazione che gioca con la materia marina e la sua rielaborazione in chiave contemporanea. La pasta, colorata naturalmente, racchiude aromi vegetali e salmastri; la lattuga di mare aggiunge un'impronta iodica nitida ma non invasiva. L'ostrica, utilizzata come elemento cremoso o di farcitura, dona intensità, mentre il caviale apporta una nota sapida e persistente. I pinoli, infine, ammorbidiscono e ampliano il piatto con una componente oleosa e appena tostata, contribuendo all'equilibrio complessivo. 

L'abbinamento

Il dialogo tra il Bellavista Vittorio Moretti e questo piatto avviene su più livelli: la bollicina fine e la freschezza del vino contrastano le componenti untuose del condimento e dei pinoli, mentre la spiccata mineralità accompagna e valorizza le sfumature saline dell'ostrica e del caviale. Le note evolute del Franciacorta, tra frutta secca e agrumi canditi, si legano con coerenza alla componente vegetale della pasta e alla lattuga di mare. Ne risulta un abbinamento armonico, costruito su affinità gustative e contrasti ben dosati, in cui vino e piatto si sostengono a vicenda senza mai sovrapporsi. 

Paul Jaboulet-Aîné Hermitage "La maison Bleu" 2020 

Musetto di maiale fondente, verza, senape


Vino: Paul Jaboulet-Aîné Hermitage 2020

L'Hermitage "La Maison Bleue" 2020 di Paul Jaboulet-Aîné è una delle etichette più rappresentative del versante sud dell'omonima collina del Rodano settentrionale, e si esprime con tutta la nobiltà del Syrah in purezza. Proveniente da parcelle scelte, affina in legno e acciaio per esaltare le caratteristiche varietali senza sovraccaricarle. Il colore è un rosso rubino profondo, quasi impenetrabile. Al naso si apre con note di mora di rovo, pepe nero, carne affumicata e liquirizia, arricchite da sentori balsamici e accenni ferrosi. In bocca è ampio, caldo e strutturato, con tannini presenti ma ben integrati e una chiusura lunga, salina, lievemente ematica. È un vino carnale e avvolgente, che dialoga con preparazioni ricche e succulente.

Piatto: Musetto di maiale fondente, verza e senape

Il musetto di maiale, cotto a lungo fino a raggiungere una consistenza fondente, è servito con verza e un accenno di senape che ne vivacizza la grassezza. Si tratta di una preparazione intensa, che celebra la cucina di quinto quarto con eleganza e profondità. Il grasso naturale del musetto si fonde con la dolcezza della verza brasata e viene ravvivato dalla punta acidula e piccante della senape. Il piatto si presenta compatto e goloso, con una salsa ricca che ne sottolinea l'umami e amplifica la percezione gustativa. Una proposta rustica solo in apparenza, in realtà molto curata nell'equilibrio e nelle proporzioni. 

L'abbinamento

Il Syrah dell'Hermitage, con la sua energia tannica e la potenza aromatica, incontra perfettamente le consistenze e i profumi del musetto di maiale. I tannini levigati ma decisi asciugano la bocca dopo ogni boccone, ripulendo il palato dalla componente grassa, mentre le note speziate e animali del vino si fondono con naturalezza con la succulenza della carne.